L'Associazione socio -
culturale “Vito Ievolella” è costituita dai familiari del defunto
Maresciallo Capo dei Carabinieri
VITO IEVOLELLA,
dai diretti amici,
collaboratori ed esponenti dell’Arma dei Carabinieri.
Se pensi che la mafia possa essere in qualche modo positiva o possa aiutare
la Sicilia per favore NON
consultare questo sito
 |
curriculum dell' Associazione

|
|
consulta:
http://mafiacrimes.forumfree.it/?t=31957928
 |
Per gentile
concessione dell'Avvocato Michele Costa, figlio del Magistrato Gaetano, ucciso
dalla mafia il 6 agosto 1980, pubblichiamo "le carte" del processo Costa. |
Invitiamo tutti a leggerle.
Mostrano una verità chiara della realtà mafiosa e della lotta alla mafia, anche
se il processo segue una strada diversa.
Troverete un'introduzione con commenti di Gianfranco Amenta, Giacomo Spadaro,
Vincenzo Geraci, Emanuele Macaluso ed altri.
Ringraziamo l'Avvocato Costa per questa opportunità.
(scarica il file in pdf)
NEWS:
 |
10
settembre 2018
Palermo - A piazza Principe di
Camporeale, alle ore 10, alla presenza delle massime autorità civili
e militari, del vessillo del Comune di Palermo, dei giovani dell’
IPSSAR “ Paolo Cascino” e di numerosi civili, si è svolta la
commemorazione per ricordare il 37° anniversario dell’assassinio del
maresciallo dei Carabinieri Vito Ievolella.
La figlia Lucia ha ricordato il padre
del cui assassinio fu testimone il 10 settembre 1981. La stessa ha
dichiarato che “ la scelta del 10 settembre non fu casuale perché
proprio il 10 settembre dell’anno precedente mio padre ha consegnato
il rapporto “Savoca più 44” che ricostruiva i recenti affari di
Tommaso Spadaro nei traffici di droga. Quel rapporto inchiodava una
importante parte di cosa nostra. Quella data per dichiarare la
chiara volontà di eliminare un soggetto pericoloso, ma anche per
dare un messaggio simbolico”.
Per uccidere Vito Ievolella fu
mobilitata una squadra di 10 malavitosi (ta fiancheggiatori e
sicari). Vito quella sera riuscì a salvare la moglie Iolanda
facendole scudo col suo corpo.
Il Generale Giovanni Cataldo,
Comandante provinciale di Palermo ha accompagnato Lucia a deporre
una corona d’alloro al piedi della lapide che, proprio a Piazza
Camporeale, ricorda l’assassinio di 37 anni fa.
Dopo gli onori delle armi ai caduti, lo
speaker, all’inizio della commemorazione ha letto quanto segue:
“Vito Ievolella si arruola nell’arma
nel 1948, nel biennio 1958/59 frequenta la scuola allievi
sottufficiali di Firenze: dopo di che viene assegnato alla legione
di Palermo.
Nel 1965 viene trasferito al nucleo
operativo del gruppo di Palermo dove svolge complesse indagini rese
ancora più ardue dalle condizioni ambientali caratterizzate da
tradizionale omertà. I risultati sono ricompensati con 7 encomi
solenni.
Il sottufficiale venne barbaramente
trucidato la sera del 10 settembre del 1981 mentre in compagnia
della moglie Iolanda aspettava in macchina l’uscita della figlia
dalla scuola guida. |
Il Presidente della Repubblica, il 26
aprile 1983, gli ha conferito la medaglia d’oro al valore civile
alla memoria con la seguente motivazione: “ Addetto al nucleo
operativo di gruppo, pur consapevole dei pericoli cui si esponeva,
si impegnava con infaticabile slancio ed assoluta dedizione al
dovere, in prolungate e difficili indagini rese ancora più ardue
dall’ambiente caratterizzato da tradizionale omertà che portavano
alla individuazione e all’arresto di numerosi e pericolosi aderenti
alla organizzazione mafiosa.
Proditoriamente fatto segno a colpi d’
arma da fuoco in un vile agguato tesogli da 4 malfattori, immolava
la vita ai più nobili ideali di giustizia e di grande eroismo.”
Al termine della commemorazione tutti i
presenti si sono recati all’interno della caserma C.A. Dalla Chiesa,
nella cui cappella si è celebrata la Messa ed è stata letta, dal
maresciallo S. Messineo che ha fatto parte dello stesso nucleo di V.
Ievolella, la Preghiera del Carabiniere.
 |
4 settembre 2018
Il Generale Leo Luzi, già Comandante provinciale della provincia di
Palermo, è stato trasferito a Roma per ricoprire il prestigioso
incarico di Capo di Stato Maggiore dell’arma dei Carabinieri.
|
 |
|
 |
29 aprile 2015
Donna Iolanda ci ha lasciato per
raggiungere il Suo Vito. |
 |
|
 |
28
aprile 2014
Donna Iolanda compie 90 anni. |
 |
20
marzo 2014
Federica si laurea |
AUGURI
vvvvvv
 |
10
settembre 2013
32° anniversario
dell'assassinio di Vito Ievolella |
ore 10,00 Piazza Principe Camporeale
commemorazione
ore 10,30 S. Messa presso la
Caserma "Dalla Chiesa" di Corso Vittorio Emanuele Palermo - ( Legione CC
)
ore 11,30 Giardino della
Memoria di Ciaculli: cerimonia di intitolazione di un albero al
Maresciallo Vito Ievolella.
Ci fa piacere ricordare che il Maresciallo Salvatore Messineo, nella foto,
il 10 settembre lascia il servizio attivo. Il Maresciallo è stato uno dei
preziosi collaboratori di Vito Ievolella assieme all'appuntato Cadili,
anch'egli presente alla manifestazione commemorativa.
Salvatore, grazie per il Tuo impegno |
 |
Il Giardino della Memoria di Ciaculli
si trova :

 |
05
maggio 2013 |
Agnese Borsellino ci ha lasciato.
Siamo vicini ai suoi figli. Che
possano ripercorrere tutto quanto Paolo e Agnese hanno loro sussurrato
in tutti questi anni sicuramente difficili.
 |
10
settembre
2012 |
Alla presenza delle massime autorità civili e
militari, a Piazza Principe Camporeale, è stato ricordato il maresciallo
Vito Ievolella nel 31° anniversario
del suo assassinio ad opera della mafia.
Donna Iolanda, moglie di Vito, la figlia Lucia e la nipote Federica,
hanno partecipato alla deposizione della corona commemorativa.
Tra gli altri sono intervenuti: Il Generale dell’Arma Teo Luzi,
comandante provinciale ancora per pochi giorni, il Generale Amato, il
Presidente della Provincia Giovanni Avanti e Giusto Catania in
rappresentanza del Sindaco.
Tra gli intervenuti spiccava la figura di Vincenzo Agostino la cui barba
non finirà di allungare !
Gli alunni dell’ Istituto Alberghiero “F.P.Cascino” e alcuni docente
hanno collaborato alla buona riuscita dei momenti significativi con i
quali si è intrattenuto a lungo il Generale Amato
Al termine della cerimonia gli intervenuti si sono spostati all’interno
della caserma Dalla Chiesa per la celebrazione del rito religioso.
 |
23
maggio
2012 |
Il
Palazzo di Giustizia di
Caltanissetta è diventato un luogo di
cultura, di arte e di memoria. Nell’aula magna è stato presentato il volume
“Io ricordo” (a cura di Giada li Calzi, Ruggero Gabbai e Arianna
Paris e con la prefazione di Ferruccio De Bortoli), che contiene le storie dei familiari delle vittime della mafie,
raccontate dagli stessi protagonisti.
Alcuni di loro saranno presenti e offriranno la loro testimonianza; tra questi Sonia Alfano,Giovanni Busetta, Chiara Frazzetto, Camilla Giaccone,
Robertà Iannì e Lucia Ievolella.
E' stata presentata la mostra fotografica "
Erano presenti le massime autorità del Palazzo di Giustizia di
Caltanissetta
Foto della manifestazione
 |
“Il 23 maggio alle 17,58 (orario in cui
esplosero le bombe di Capaci vent’anni prima) il Palazzo di Giustizia di
Caltanissetta diventerà un luogo di
cultura, di arte e di memoria.
Nell’ambito di un ambizioso Progetto culturale per la giustizia verrà
inaugurato il progetto fotografico a cura di Santo Eduardo Di Miceli con la
collaborazione di Silvio Zaami dal titolo “Da Capaci alla nuova resistenza”,
un ideale percorso dalle immagini di degrado della Sicilia a quelle della
speranza fatta dall’opera di uomini impegnati affinché
qualcosa cambi.
Subito dopo, alle 18,15, sempre all’interno del Palazzo di Giustizia
nell’aula magna verrà presentato il volume “Io ricordo” (a cura di Giada li
Calzi, Ruggero Gabbai e Arianna Paris e con la prefazione di Ferruccio De
Bortoli), che contiene le storie dei familiari delle vittime della mafie,
raccontate dagli stessi protagonisti.
Alcuni di loro saranno presenti e offriranno la loro testimonianza.
Tra questi Sonia Alfano (oggi Presidente della Commissione Antimafia del
Parlamento Europeo), Giovanni Busetta, Chiara Frazzetto, Camilla Giaccone,
Robertà Iannì.
Alle 20,00 fuori dal Palazzo di Giustizia i cittadini si ritroveranno
“per fare luce” e per stare uniti, per ricordare e per impegnarsi per fare
ognuno ciò che è nelle sue possibilità per un territorio senza mafia e senza
illegalità, unica condizione per un futuro migliore.”
Consultare;
www.dacapaciallanuovaresistenza.it
|
 |
Maggio
2012 |
“ Primo campionato della
Legalità” promosso dalla “Sezione sportiva antimafia’’.
Il campionato si è svolto in collaborazione con la Questura e la
Nazionale Magistrati ed è stato un momento d'incontro-confronto tra le
Istituzioni ed i giovani sugli aspetti fondamentali della legalità e del
ricordo di tutte le vittime della mafia.
Sono state coinvolte 10 squadre (tra Forze dell'Ordine ed Istituzioni
varie) che si sono confrontate nei rettangoli di gioco. La finale del
Torneo di calcio “Coppa città di Palermo” si è svolta sabato 12 maggio
2011 presso il Campo Bonocore di Palermo; ha visto la l’IPSSAR “Cascino”
ha affrontato l’atletico ICAS.
Le due formazioni si sono affrontate con lealtà e fair play, dando vita
ad una gara avvincente, da cui sono scaturite numerose occasioni di rete
da una e dall’altra parte.
La squadra dell’IPSSAR Cascino è passata in vantaggio ad inizio gara, ed
ha resistito agli attacchi dell’Icas fino a 3 minuti dalla fine del
primo tempo.
La ripresa è cominciata allo stesso modo, l’IPPSSAR Cascino è passata
nuovamente in vantaggio ad inizio ripresa, per essere raggiunta a metà
tempo. Alla fine i rigori hanno sancito la vittoria dell’Icas.
Il tutto si è concluso con una stretta di mano e i relativi complimenti
fra le due squadre.
Nel corso del Torneo si sottolinea l’impegno, la correttezza e la lealtà
sportiva dei partecipanti; tutto ciò inorgoglisce e fa capire che nello
sport come nella vita i risultati si ottengono con sacrifici, umiltà e
preparazione.
Si ringraziano i docenti di educazione fisica che hanno sempre trasmesso
coraggio e tanta fiducia ai ragazzi. Un grazie particolare al Dirigente
dell’Istituto IPSSAR F.P. Cascino e allo staff di presidenza che hanno
consentito di vivere questa esperienza che ha permesso ai ragazzi di
confrontarsi con altre realtà cittadine, di sviluppare spirito di
squadra, confronto positivo con l’avversario e non ultimo di migliorare
atleticamente.
La cerimonia di premiazione è stata a cura di “Radio 100 PASSI”, Polizia
Municipale, Associazione ADDIOPIZZO ed altre istituzioni impegnate nel
progetto antimafia.
Cinzia Ammavuta
Immagini della finale:
 |
30°
ANNIVERSARIO - -
30 anni fa veniva ucciso dalla mafia il
Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Vito ievolella.
Il 9 settembre a Piazza Camporeale è stata posta una corona nel
luogo in cui è stato ucciso,fa il maresciallo Vito Ievolella, medaglia
d'Oro al Valore Civile ed è stata ferita la moglie, Erano presenti la
massime autorità
Alle ore 19, nella sala della Cavallerizza di Palazzo Sant'Elia é stata
inaugurata la mostra fotografica e di cimeli sulla vita del maresciallo
maggiore Ha tagliato il nastro Donna Iolanda moglie di Vito Ievolella..
La mostra, realizzata dal Comando provinciale dei Carabinieri Sicilia,
con a capo il Generale Luzi e con il contributo della Provincia, ha dato
la possibilità di vedere materiale biografico fornito dal Centro Studi
Salvo D'Acquisto e dalla Fondazione Ievolella di Palermo.
Gli alunni dell’ Istituto Alberghiero “F.P.Cascino” hanno collaborato
alla buona riuscita dei momenti significativi che hanno visto la
presenza di un folto pubblico di sensibili estimatori e della Banda dei
Carabinieri.
Commemorazione
RAI
( Vedi )
Intervista a Lucia Ievolella
( vedi )
|
|
|
 |
 |
|
 |
 |
 |
L'Associazione nasce, il 10 settembre del 2003, dalla volontà di onorare la
figura di un uomo e di un militare, che è caduto vittima della mafia per la
Sua dedizione incondizionata ai valori della giustizia e della legalità, e
si prefigge di recuperare il senso autentico della “memoria”, intesa non
come mero e sterile “culto della personalità” ma come fecondo strumento di
stimolo e di emulazione per l’edificazione di una società autenticamente
rispettosa dei diritti e della dignità della persona umana. L’Associazione
si caratterizza per la sua vocazione culturale, intendendo la cultura
nella sua accezione più nobile ed estesa di humus che “umanizza l’uomo” e ne
fa il servitore generoso e fedele della comunità civile.
“L’uomo veramente e pienamente naturale non è l’uomo della natura, la
terra incolta, è l’uomo delle virtù, la terra umana coltivata dalla retta
ragione, l’uomo formato dalla cultura interiore delle virtù intellettuali e
morali. Egli solo ha una consistenza e una personalità”. Accogliendo questa
sollecitazione del grande filosofo francese del Novecento Jacques Maritain,
l’Associazione si orienta verso una riflessione accurata ed approfondita sui
temi più scottanti della società attuale e si impegna a sollecitare
soprattutto nei giovani l’acquisizione di una coscienza piena ed autentica
dei propri diritti in vista di un’attuazione coraggiosa e determinata dei
propri doveri.
|
L’Associazione esplica la propria attività in vari ambiti di interesse
sociale e culturale, quali ad esempio:
studio e ricerca sul fenomeno mafioso e organizzazione di campagne di
sensibilizzazione, volte ad instaurare la cultura del diritto, della
partecipazione democratica e della corresponsabilità civile;
promozione di iniziative e di eventi specificamente connessi alla
cultura della legalità, anche in collaborazione con istituzioni, enti,
associazioni a carattere pubblico e/o privato;
studio e ricerca su fenomeni di carattere sociale,
politico-economico, psicologico, etico - religioso, culturale ed educativo;
realizzazione di corsi di formazione culturale, di formazione
professionale, di aggiornamento e di formazione permanente, destinati a
studenti, giovani e adulti;
organizzazione di eventi a carattere socio-culturale (convegni e
seminari, mostre, rassegne cinematografiche, spettacoli, concorsi, fiere,
viaggi culturali, ecc.);
promozione di iniziative di educazione alla cittadinanza europea,
finalizzate alla divulgazione delle politiche dell’Unione Europea;
attuazione, in ambito locale nazionale ed internazionale, di progetti
di volontariato sociale a favore della fasce deboli e svantaggiate.
|

|
 |
 |
 |
sito a cura di Manfredi e Nino Caracausi
|